Prompt engineering: l’arte di comunicare con l’intelligenza artificiale

L‘intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia: come possiamo assicurarci di ottenere risultati ottimali? La risposta è il prompt engineering. L’abilità di formulare richieste efficaci alle AI.

In questo articolo, scopriremo cosa significa questa pratica, perché è importante e come migliorare le nostre interazioni con sistemi come ChatGPT.

Cos’è il prompt engineering in parole semplici

Il prompt engineering è l’arte e la scienza di formulare istruzioni chiare ed efficaci per ottenere i risultati desiderati dai modelli di intelligenza artificiale generativa. In parole semplici, si tratta di imparare a “parlare” all’AI in modo che capisca esattamente cosa vogliamo.

Un prompt è semplicemente la richiesta che facciamo a un sistema di AI. Proprio come una buona domanda porta a una buona risposta nelle conversazioni umane, un prompt ben strutturato conduce a risultati migliori dalle AI.

Pensate al prompt engineering come al processo di creare la “ricetta perfetta” per l’AI: con gli ingredienti giusti e le istruzioni precise, otterrete il piatto che desiderate. Con ingredienti vaghi o istruzioni confuse, il risultato sarà imprevedibile.

Perché il prompt engineering è rilevante oggi applicato all’AI

Con la diffusione di strumenti di AI generativa come ChatGPT, Midjourney o DALL-E, saper formulare prompt efficaci è diventata un’abilità preziosa per chiunque:

  • studenti che cercano aiuto per comprendere concetti complessi;
  • professionisti che desiderano automatizzare attività ripetitive;
  • creativi alla ricerca di ispirazione;
  • aziende che vogliono migliorare il servizio clienti.

Non serve essere ingegneri o programmatori: chiunque può migliorare le proprie interazioni con l’AI imparando alcuni principi fondamentali del prompt engineering.

Il cuore del prompt engineering

Come funziona un prompt efficace

Un prompt efficace contiene diversi elementi chiave:

  • contesto: le informazioni di background necessarie all’AI;
  • istruzioni: cosa vogliamo che l’AI faccia esattamente;
  • formato: come vogliamo che venga strutturata la risposta;
  • tono: lo stile comunicativo che desideriamo;
  • vincoli: eventuali limitazioni o parametri specifici.

Prendiamo un esempio semplice. Invece di chiedere:

Dammi informazioni sui cambiamenti climatici

Un prompt migliore sarebbe:

Scrivi un riassunto di 300 parole sui principali effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini. Indirizza il contenuto a studenti delle scuole superiori, utilizzando un tono informativo ma accessibile. Includi 3 fatti scientifici recenti e concludi con possibili soluzioni.

Notate la differenza? Il secondo prompt specifica esattamente cosa vogliamo, per chi è destinato, il tono, la lunghezza e persino la struttura.

Errori comuni da evitare

Nel prompt engineering, alcuni errori frequenti possono compromettere i risultati:

  • essere troppo vaghi: “Parlami dell’economia” è un prompt debole;
  • non specificare il formato desiderato: l’AI potrebbe strutturare la risposta in modo non ottimale;
  • ignorare il pubblico di destinazione: il livello di complessità dovrebbe variare in base ai destinatari;
  • non fornire contesto sufficiente: l’AI lavora meglio quando comprende il quadro completo;
  • usare termini ambigui: parole con significati multipli possono confondere l’AI.

Esempi pratici di prompt engeneering: prompt base vs prompt migliorato con AI

Vediamo alcuni esempi concreti di come migliorare i prompt in diversi contesti.

Per la scrittura creativa

Prompt base:

Scrivi una storia su un viaggio nello spazio

Prompt migliorato:

Scrivi un racconto breve (max 500 parole) su un primo contatto tra umani e una specie aliena pacifica. La storia deve essere narrata in prima persona dal punto di vista di un biologo spaziale. Usa un tono di meraviglia e curiosità scientifica. Il finale deve contenere un momento di comprensione reciproca tra le due specie.

Per la programmazione

Prompt base:

Come si crea un sito web?

Prompt migliorato:

Sono un principiante assoluto di programmazione. Crea una guida passo-passo per sviluppare un semplice sito web portfolio personale usando HTML e CSS. Spiega ogni passaggio come se parlassi a un bambino di 10 anni, includi frammenti di codice essenziali e spiega cosa fa ciascuna parte. Concentrati solo sugli elementi fondamentali necessari per avere una pagina funzionante con intestazione, sezione “Chi sono”, portfolio e contatti.

Per il brainstorming

Prompt base:

Idee per migliorare il mio negozio

Prompt migliorato:

Gestisco un piccolo negozio di abbigliamento sostenibile in un quartiere universitario. La clientela è principalmente composta da studenti e giovani professionisti (20-35 anni) attenti all’ambiente. Il budget è limitato (max 2000€). Genera 5 idee innovative ma economicamente accessibili per:

  1. aumentare il traffico nel negozio;
  2. migliorare l’esperienza d’acquisto;
  3. rafforzare la presenza sui social media.

Per ogni idea, fornisci: descrizione concisa, costo stimato, tempo di implementazione e potenziale impatto.

Per la sintesi di informazioni

Prompt base:

Riassumi questo articolo [link]

Prompt migliorato:

Ho bisogno di preparare una presentazione di 10 minuti sul seguente articolo scientifico [link/testo]. Crea un riassunto strutturato che:

– estragga le 3-5 conclusioni principali;

– spieghi la metodologia in termini semplici;

– evidenzi i limiti della ricerca;

– suggerisca 2-3 implicazioni pratiche per il settore sanitario.

Usa un formato con elenchi puntati e brevi paragrafi esplicativi, adatto per essere trasformato in slide.

5 consigli per scrivere prompt migliori

  1. Sii specifico e dettagliato

Più informazioni pertinenti fornisci, migliori saranno i risultati. Specifica sempre:

  • l’obiettivo preciso;
  • il formato desiderato;
  • il pubblico di destinazione;
  • il livello di dettaglio;
  • eventuali vincoli o preferenze.
  1. Definisci un ruolo per l’AI

Assegnare un “ruolo” all’AI può migliorare significativamente le risposte:

Agisci come un esperto di marketing digitale specializzato in piccole imprese. Analizza la seguente strategia di social media e suggerisci miglioramenti…

  1. Usa la struttura “Context-Task-Format-Tone”

Una formula efficace per strutturare i prompt è:

CONTESTO: [fornisci le informazioni di background]

COMPITO: [specifica esattamente cosa vuoi]

FORMATO: [indica come vuoi la risposta strutturata]

TONO: [definisci lo stile comunicativo]

Esempio:

CONTESTO: Sono un insegnante di scienze delle medie che prepara una lezione sul sistema solare.

COMPITO: Crea una spiegazione del concetto di gravità e di come influenzi i pianeti.

FORMATO: Una breve introduzione teorica seguita da un esperimento pratico che posso fare in classe con materiali semplici.

TONO: Entusiasta e coinvolgente, adatto a studenti di 12-13 anni.

  1. Chiedi risposte a più livelli

Per argomenti complessi, richiedi esplicitamente spiegazioni a diversi livelli di complessità:

Spiega il concetto di blockchain in tre modi:

  1. come lo spiegheresti a un bambino di 8 anni;
  2. come lo spiegheresti a uno studente universitario;
  3. come lo spiegheresti a un CEO di una banca.
  4. Itera e raffina

Il prompt engineering è un processo iterativo. Se la prima risposta non è soddisfacente, raffina il tuo prompt:

La risposta precedente è troppo tecnica. Riformulala usando un linguaggio più semplice e aggiungi esempi pratici della vita quotidiana per illustrare ogni punto.

Strutture riutilizzabili o template

Ecco alcuni template pronti all’uso che potete adattare alle vostre esigenze:

Template per la creazione di contenuti

Crea un [tipo di contenuto] su [argomento] per [pubblico]. Il contenuto dovrebbe essere [lunghezza] e utilizzare un tono [descrizione del tono]. Struttura il contenuto con: introduzione che catturi l’attenzione, [numero] punti principali con sottotitoli, e una conclusione con call-to-action.

Template per l’analisi di problemi

Agisci come un consulente esperto in [settore]. Ho il seguente problema: [descrizione dettagliata]. Considera questi fattori: [fattore 1], [fattore 2], [fattore 3]. Analizza la situazione, identifica le possibili cause, e suggerisci 3 soluzioni pratiche in ordine di priorità. Per ogni soluzione, indica: passi di implementazione, risorse necessarie, e potenziali ostacoli.

Template per la sintesi di informazioni

Ho bisogno di comprendere rapidamente [argomento/documento]. Crea un riassunto strutturato che includa: concetti chiave, punti principali, terminologia essenziale, e implicazioni pratiche. Formatta la risposta con sezioni chiare e usa un linguaggio [livello di complessità].

Conclusione: come iniziare subito con il prompt engineering

Il prompt engineering non è una scienza esatta ma un’abilità che migliora con la pratica. Ecco come iniziare subito:

  1. inizia con prompt semplici e osserva i risultati;
  2. aggiungi progressivamente più dettagli e struttura;
  3. esperimenta con diversi formati e approcci;
  4. prendi nota dei prompt che funzionano meglio per riferimenti futuri;
  5. non temere di chiedere revisioni o miglioramenti della prima risposta.

Ricordate: l’AI è uno strumento potente, ma la sua efficacia dipende in gran parte dalla qualità delle vostre istruzioni. Con un po’ di pratica nel prompt engineering, potrete sbloccare tutto il potenziale di questi strumenti per migliorare la vostra produttività, creatività e capacità di risolvere problemi.

Ora tocca a voi: scegliete uno dei template proposti, adattatelo a un vostro bisogno specifico e iniziate a sperimentare. Con ogni interazione imparerete qualcosa di nuovo e migliorerete la vostra capacità di comunicare efficacemente con l’intelligenza artificiale.

❌ Prompt di partenza ✅ Prompt migliorato
Scrivi un post per Instagram Crea un post per Instagram per lanciare una nuova linea di t-shirt in cotone organico. Il target sono giovani tra i 18 e i 30 anni attenti alla moda etica. Usa un tono fresco e diretto, includi un messaggio sui valori del brand e concludi con una call-to-action per visitare lo shop online.
Spiegami la blockchain Spiega il concetto di blockchain con tre livelli di complessità: 1) per uno studente delle medie, 2) per uno studente universitario di economia, 3) per un manager che vuole capire le applicazioni nel settore fintech. Usa esempi concreti e paragoni quotidiani.
Dammi idee per un’app Proponi 5 idee originali per un’app mobile pensata per studenti universitari che vogliono gestire meglio il tempo e ridurre la procrastinazione. Per ciascuna, descrivi: funzionalità principali, tecnologia necessaria, valore aggiunto rispetto alle app esistenti e modello di monetizzazione.
Cosa ne pensi della mia strategia marketing? Agisci come un consulente di marketing digitale specializzato in e-commerce. Analizza la strategia descritta qui sotto [inserire testo] e suggerisci 3 azioni concrete per migliorare la conversione dei visitatori in clienti. Spiega il razionale di ogni proposta e i possibili risultati attesi.
Scrivi una newsletter Scrivi una newsletter mensile per i clienti di uno shop online di skincare naturale. Il tono deve essere amichevole e professionale. Includi: aggiornamenti sui nuovi prodotti, un consiglio pratico di bellezza legato alla stagione e un codice sconto esclusivo per incentivare l’acquisto.
Come funziona il machine learning? Spiega in modo semplice come funziona il machine learning, utilizzando la metafora di un insegnante che valuta i compiti dei suoi studenti e migliora nel tempo. Aggiungi un esempio concreto, come il riconoscimento di immagini, e mantieni un tono accessibile per chi non ha competenze tecniche.
Aiutami a scrivere un CV Agisci come un career coach. Aiutami a scrivere un CV per una posizione junior in digital marketing. Considera che ho 24 anni, una laurea triennale in comunicazione, uno stage in un’agenzia social e una buona conoscenza di Canva e Meta Ads. Suggerisci anche un layout efficace e un tono professionale ma dinamico.

 

Cos’è il Fediverso?

Ricerca Keywords

Negli ultimi anni, i social network tradizionali come Facebook, Instagram e Twitter (ora X) hanno subito cambiamenti significativi. La svolta politica di X, l’abbandono del fact-checking di Instagram e i dubbi sulla privacy di TikTok hanno sollevato numerosi interrogativi da parte degli utenti, tanto che alcuni si chiedono: ma esiste un’alternativa?
La risposta è sì e si chiama Fediverso.

 I social creati dagli utenti

Il termine “Fediverso” nasce dalla fusione delle parole “federation” e “universe” e indica un insieme di social network decentralizzati, che comunicano tra loro attraverso protocolli aperti. A differenza delle piattaforme tradizionali, che sono controllate da grandi aziende, i social del Fediverso sono gestiti da comunità di utenti o organizzazioni no-profit.

Alcuni esempi di social appartenenti al Fediverso sono:

  • Mastodon e Bluesky (alternative a Twitter/X)
  • Pixelfed (alternativa a Instagram)
  • Friendica (piattaforma sociale multifunzionale)
  • PeerTube (alternativa a YouTube)

Queste piattaforme non sono di proprietà privata e operano in modo decentralizzato, offrendo maggiore libertà agli utenti e garantendo un livello di privacy più elevato rispetto ai social tradizionali.

Cos’è un protocollo aperto?

Un protocollo è l’insieme di regole che gestiscono l’interazione fra due entità informatiche.La particolarità del fediverso, che lo rende speciale, è l’avere un protocollo aperto che permette l’interazione tra una piattaforma e l’altra. In pratica, con un unico account. è possibile commentare un video su PeerTube direttamente da Mastodon o seguire un account di Pixelfed senza essere iscritti a quella piattaforma.
Il protocollo più comune si chiama ActivityPub.

Lo storytelling è imprescindibile e strategico

storytelling

Lo storytelling è ovunque, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Un prodotto che acquistiamo, un brand che seguiamo sui social, una pubblicità che ci emoziona: tutto è costruito attorno a una storia.

Non si tratta solo di comunicare, ma di creare un legame emotivo con chi ascolta. È per questo che i brand di successo investono tanto nella narrazione, trasformando semplici oggetti o servizi in esperienze significative. Una storia ben raccontata può aumentare il valore percepito di un prodotto, rendere un messaggio più memorabile e persino influenzare le decisioni di acquisto.

Ma qual è il vero valore dello storytelling?

Come lo storytelling può essere utilizzato in modo strategico?

Nell’era digitale, siamo costantemente sommersi da una miriade di informazioni provenienti da diverse piattaforme: social media, siti web, pubblicità e molto altro. Questa sovrabbondanza di contenuti rende sempre più difficile catturare l’attenzione del pubblico e lasciare un’impressione duratura.

In questo contesto, lo storytelling emerge come una strategia comunicativa fondamentale. Raccontare storie permette di trasformare messaggi complessi in narrazioni coinvolgenti, facilitando la comprensione e la memorizzazione delle informazioni. Le storie ben costruite hanno il potere di creare connessioni emotive profonde, rendendo il messaggio non solo più accessibile, ma anche più persuasivo.

Ti potrebbe interessare Cos’è il Fediverso?

Da dove arriva lo storytelling?

La pratica dello storytelling affonda le sue radici nella storia dell’umanità. Fin dai tempi antichi, l’uomo ha utilizzato le storie per tramandare conoscenze, valori e tradizioni. Dalle narrazioni orali delle civiltà primitive alle epiche classiche come l’Iliade e l’Odissea, fino ai romanzi moderni e alle campagne pubblicitarie contemporanee, lo storytelling ha sempre svolto un ruolo cruciale nel modellare la cultura e la società.

Oggi, in un mondo caratterizzato da una comunicazione rapida e frammentata, la capacità di raccontare storie autentiche e significative è più importante che mai. Le aziende e i professionisti che padroneggiano l’arte dello storytelling possono distinguersi in un mercato affollato, creando legami duraturi con il loro pubblico e trasmettendo messaggi che risuonano a livello personale ed emotivo.

Quanto è efficace? “Significant Objects”: l’esperimento

Un esempio emblematico dell’efficacia dello storytelling è l’esperimento “Significant Objects“, condotto nel 2009 dai giornalisti americani Rob Walker e Joshua Glenn. Acquistarono 100 oggetti di scarso valore, con un costo medio di 1,25 dollari ciascuno, e coinvolsero altrettanti scrittori professionisti per creare una storia unica per ogni articolo. Successivamente, misero in vendita gli oggetti su eBay, accompagnati dalle narrazioni create. Il risultato fu sorprendente: gli oggetti, acquistati per un totale di circa 128 dollari, furono venduti complessivamente per oltre 3.600 dollari, dimostrando come una storia ben costruita possa aumentare significativamente il valore percepito di un prodotto.

Questo esperimento evidenzia come le storie possano trasformare oggetti comuni in elementi carichi di significato, influenzando le decisioni d’acquisto dei consumatori.

DEMA te lo insegna! 

Lo storytelling non è solo uno strumento di marketing, ma anche un metodo potente per la formazione. DEMA ha dato il giusto spazio a questa pratica nella sua offerta formativa. Gli studenti avranno infatti la possibilità di imparare a creare storytelling efficaci grazie all’esperienza di professionisti del settore, acquisendo tecniche e strategie per applicare la narrazione in contesti diversi. In questo modo, non solo potranno comprendere meglio i concetti, ma anche sviluppare competenze creative per comunicare in modo più impattante ed efficace.

Scopri i nostri corsi!

Ma quali sono le nuove figure delle professioni digitali?

Negli ultimi anni, la trasformazione nell’ICT ha rivoluzionato il mondo del lavoro, dando vita a nuove professioni digitali che fino a poco tempo fa non esistevano o erano di nicchia. Queste nuove figure professionali rispondono alle esigenze di un mercato sempre più interconnesso, tecnologico e orientato ai dati. Ma quali sono le competenze richieste e quali sono le professioni emergenti?

1. Data Analyst e Data Scientist

I dati sono il nuovo petrolio, ma senza qualcuno in grado di interpretarli, restano solo numeri. Il Data Analyst analizza dati strutturati per trarne insight operativi, mentre il Data Scientist lavora su grandi moli di dati, spesso non strutturati, sviluppando modelli predittivi e soluzioni basate su intelligenza artificiale.

2. UX/UI Designer

In un mondo in cui l’esperienza dell’utente è centrale, lo UX (User Experience) e lo UI (User Interface) Designer progettano interfacce digitali che siano intuitive, accessibili e gradevoli. Collaborano con sviluppatori e team di marketing per rendere i prodotti digitali semplici da usare e visivamente coerenti con il brand.

3. Digital Marketing Specialist

Non basta essere presenti online: bisogna farsi trovare, parlare al pubblico giusto e convertire. Tra le nuove professioni digitali abbiamo il Digital Marketing Specialist che gestisce strategie SEO, SEM, social media e campagne pubblicitarie digitali per aumentare la visibilità e le performance di un brand.

4. Content Creator e Social Media Manager

Ogni piattaforma ha il suo linguaggio, e creare contenuti efficaci richiede competenze specifiche. I Content Creator producono testi, video e grafiche ottimizzati per i vari canali, mentre i Social Media Manager pianificano la strategia editoriale, analizzano le performance e gestiscono le community online.

5. Cybersecurity Specialist

Con l’aumento delle minacce informatiche, cresce la domanda di esperti in sicurezza digitale. I Cybersecurity Specialist proteggono reti, dati e infrastrutture da attacchi esterni, analizzano le vulnerabilità e implementano protocolli di sicurezza.

6. Growth Hacker

Figura ibrida tra marketing, analisi dei dati e sviluppo prodotto, il Growth Hacker sperimenta continuamente tecniche creative e non convenzionali per far crescere un prodotto o un servizio in tempi rapidi, spesso con budget contenuti.

7. AI Specialist e Machine Learning Engineer

L’intelligenza artificiale non è più fantascienza. Gli AI Specialist progettano sistemi intelligenti in grado di apprendere dai dati, mentre i Machine Learning Engineer sviluppano algoritmi capaci di migliorare nel tempo, automatizzando processi complessi.

8.Il web reputation manager

In un’epoca in cui la prima impressione si gioca su Google, la reputazione online è tutto. Il Web Reputation Manager monitora ciò che si dice di un brand (o di una persona) sul web e sui social, gestendo crisi comunicative, migliorando la presenza online e costruendo un’immagine coerente e positiva. Analizza recensioni, menzioni e sentiment per proteggere (e valorizzare) l’identità digitale.

Ti potrebbe interessare anche I Trend Digital per il 2025: cosa aspettarsi nel nuovo anno

Perché queste professioni digitali sono importanti?

Le aziende oggi cercano profili con competenze digitali trasversali, in grado di muoversi agilmente tra tecnologia, comunicazione e strategia. La formazione continua, l’adattabilità e la capacità di lavorare in team multidisciplinari sono le chiavi per restare competitivi.

 

DEMA è al K marketing Forum clicca qui

Usare le immagini gratis sui social senza violare il Copyright

copyright immagini

Le immagini sono una parte essenziale della comunicazione sui social: catturano l’attenzione, migliorano il coinvolgimento e rendono i post più efficaci, ma, attenti, alcune sono protette da copyright. Questo perché non tutte le immagini trovate online possono essere utilizzate liberamente. Scaricare immagini a caso da Google è un errore comune che può portare a problemi legali.

Ecco 5 strategie intelligenti per trovare immagini gratuite e usarle senza rischi.

Usa siti di immagini royalty-free, senza copyright

Uno dei modi più sicuri per ottenere immagini senza copyright è affidarsi a piattaforme specializzate che offrono foto gratuite e libere da copyright. Alcuni dei migliori siti sono:

  • Unsplash: Offre foto di alta qualità caricate da fotografi professionisti e amatoriali. Le immagini sono gratuite per uso commerciale e personale
  • Pexels: Un’ottima alternativa con un’ampia varietà di immagini e video, sempre gratuiti
  • Freepik: Perfetto per immagini vettoriali, icone e mock up. Alcuni contenuti richiedono attribuzione, quindi fai attenzione alle licenze

copyright immagini

Quando scegli un’immagine, verifica che sia davvero adatta al tuo brand e non una foto generica già usata ovunque. L’originalità è sempre un plus!

Controlla sempre le licenze

Anche le immagini gratuite possono avere restrizioni d’uso, quindi è fondamentale leggere le licenze. Alcuni termini da conoscere:

  • CC0 (Creative Commons Zero) – L’immagine è completamente libera, puoi usarla per qualsiasi scopo senza chiedere permesso o attribuire il fotografo
  • CC BY (Attribuzione) – Puoi usarla liberamente, ma devi dare credito all’autore (es. “Foto di Nome Cognome via Unsplash”)
  • CC BY-NC (Attribuzione, Non Commerciale) – Puoi usare l’immagine solo per scopi personali o editoriali, ma non per finalità commerciali

Alcuni siti come Shutterstock e Adobe Stock offrono immagini di qualità, ma richiedono un pagamento per l’uso.

Crea le tue immagini personalizzate

Se vuoi essere davvero originale, perché non creare le tue immagini così da non preoccuparti del copyright? Oggi ci sono tantissimi strumenti facili da usare che permettono di realizzare grafiche personalizzate, senza bisogno di competenze da designer.

  • Canva. Perfetto per creare post, storie e banner in pochi clic, con template accattivanti
  • Adobe Express. Alternativa più avanzata con funzioni di editing professionale
  • App di editing foto. Snapseed e Lightroom Mobile ti permettono di modificare foto scattate da te, rendendole più professionali

Se hai un brand, usa sempre colori, font e filtri coerenti per mantenere un’identità visiva riconoscibile!

Ti potrebbe interessare Rendere facile la Keyword Research

Sfrutta le librerie di immagini gratuite delle piattaforme

Non tutti lo sanno, ma alcune piattaforme social offrono già immagini gratuite pronte all’uso!

  • Facebook e Instagram Ads – Quando crei una campagna pubblicitaria, puoi accedere a una libreria di immagini gratuite offerte da Facebook
  • Canva Free Photos – Canva ha un’ampia selezione di immagini gratuite direttamente nella sua interfaccia

Se usi immagini da fonti diverse, assicurati che abbiano uno stile visivo uniforme per evitare un effetto disordinato!

Chiedi il permesso prima di usare un’immagine 

Se trovi un’immagine perfetta su un sito o profilo social, non prenderla senza autorizzazione! Anche se è online, non significa che sia di pubblico dominio.

  • Contatta l’autore – Molti fotografi concedono l’uso delle loro immagini se gli viene riconosciuto il merito
  • Collabora con creator e fotografi – Se hai un brand o un progetto digitale, potresti avviare collaborazioni per ottenere contenuti personalizzati.
  • Usa User-Generated Content (UGC) – Se qualcuno ha pubblicato una foto del tuo brand, chiedi il permesso di ricondividerla e taggalo per dargli visibilità

Se condividi contenuti di altri utenti, aggiungi sempre una citazione con il tag (es. “📸: @nomeutente”).

Extra Tip: Diventa un pro del digitale!

Rendere facile la Keyword Research

Ricerca Keywords

Quando si parla di SEO (Search Engine Optimization), il primo passo fondamentale per una strategia efficace è la scelta delle keywords. Ma cosa sono esattamente e perché sono così importanti?

Cosa Sono le Keywords?

La traduzione dice già tutto, ovvero parole chiave. Sono i termini e le frasi che gli utenti scrivono nei motori di ricerca per raggiungere quello che cercano, è una pratica quotidiana di tutti.
Quando vogliamo utilizzare dei contenuti alla seo il primo passo è associargli delle parole chiave, per essere facilmente trovati. Per trovare le parole giuste, è essenziale pensare come gli utenti.
Quali termini utilizzerebbero per cercare un determinato argomento? Quali problemi stanno cercando di risolvere? Occorre mettersi nei panni del proprio pubblico.

Quali strumenti mi possono aiutare nella ricerca delle keywords?

Esistono diversi strumenti. Alcuni dei più utili sono:

  • Google Trends: permette di analizzare l’andamento delle ricerche nel tempo e scoprire tendenze emergenti.
  • Google Keyword Planner: offre informazioni dettagliate sul volume di ricerca e sulla concorrenza delle parole chiave.
  • Ubersuggest e AnswerThePublic: aiutano a trovare idee per le parole chiave correlate a un determinato argomento.

Il tuo nuovo grande alleato per la ricerca è ovviamente l’AI.  I migliori strumenti e chatbot infatti possono analizzare grandi quantità di dati e suggerire parole chiave più efficaci.

Mettersi nei panni del pubblico

Il primo passaggio per una ricerca efficace è comprendere il tuo pubblico. Non si tratta solo di aumentare il traffico sul sito, ma di attrarre traffico qualificato, ovvero persone che sono realmente interessate a ciò che offri. Analizza le esigenze, i problemi e gli interessi del tuo target per scegliere le keyword più adatte.

Una buona strategia SEO si basa su parole chiave che siano:

  • Rilevanti: devono corrispondere agli interessi e alle esigenze del pubblico.
  • Specifiche: più sono mirate, più aumentano le possibilità di attrarre traffico qualificato.
  • Facili da usare: le parole chiave troppo tecniche o complesse potrebbero non essere efficaci.

Il rapporto tra Cosa Dai e cosa il pubblico Vuole

Una strategia SEO vincente nasce dall’equilibrio tra:

  • Ciò che offri (prodotti, servizi, informazioni).
  • Ciò che il pubblico cerca (soluzioni ai loro problemi, risposte alle loro domande).

Se riesci a intercettare le esigenze degli utenti con contenuti pertinenti, otterrai un miglior posizionamento nei motori di ricerca e una maggiore conversione.

Tipologie di Keywords

Le keyword si dividono principalmente in due categorie:

  • Head Keywords: parole chiave brevi e generiche, con un alto volume di ricerca ma anche alta concorrenza (es. “scarpe da ginnastica”).
  • Long Tail Keywords: frasi più specifiche e dettagliate, con minor volume di ricerca ma più mirate e con una maggiore probabilità di conversione (es. “migliori scarpe da ginnastica per corsa su asfalto”).

Conclusione

Le keywords sono ancora oggi alla base della SEO. La loro scelta e il loro utilizzo corretto possono fare la differenza tra un sito ben posizionato e uno invisibile sui motori di ricerca. Con alcuni strumenti è possibile individuare le parole chiave più efficaci e costruire una strategia SEO vincente, in grado di attrarre il pubblico giusto e generare traffico di qualità.

La potenza del Video Marketing: perché ogni brand dovrebbe essere su YouTube

video marketing

Il video marketing è diventato uno strumento imprescindibile per le aziende che desiderano ampliare la propria presenza online e coinvolgere efficacemente il pubblico. Grazie alla crescente diffusione delle piattaforme video e all’evoluzione delle abitudini degli utenti, i contenuti audiovisivi hanno assunto un ruolo centrale nelle strategie di marketing digitale.

Cos’è il Video Marketing?

Il video marketing consiste nell’utilizzo di contenuti video per promuovere prodotti, servizi o valori aziendali. Può essere declinato in diversi formati, tra cui:

  • Video promozionali, per lanciare un prodotto o servizio

  • Tutorial e guide, per educare il pubblico e mostrare il funzionamento di un prodotto

  • Testimonianze e case study, per rafforzare la credibilità del brand

  • Video in diretta (live streaming), per coinvolgere gli utenti in tempo reale

  • Webinar e interviste, per offrire contenuti informativi e aumentare l’autorevolezza del marchio

Ti potrebbe interessare Perché il content marketing è il re della strategia digitale?

Perché il video marketing è così efficace? 

  • Maggiore coinvolgimento e impatto emotivo
    I video sono più efficaci nel catturare l’attenzione rispetto a testi o immagini statiche. Grazie alla combinazione di immagini, suoni ed emozioni, permettono di raccontare una storia e creare un legame con il pubblico.

  • Miglioramento della SEO e della visibilità online
    Google e altri motori di ricerca favoriscono i contenuti video nei risultati di ricerca, aumentando il traffico organico verso siti web e canali social. Inoltre, piattaforme come YouTube sono vere e proprie “miniere d’oro” per la SEO, grazie all’indicizzazione dei contenuti nei motori di ricerca

  • Aumento delle conversioni e delle vendite
    Secondo alcune ricerche, un video ben realizzato può aumentare il tasso di conversione fino all’80%. I consumatori tendono a fidarsi di più di un brand dopo aver visto un video che spiega i suoi prodotti o servizi

  • Accessibilità e condivisione
    I video sono facilmente condivisibili sui social media, via email o su siti web, aumentando il potenziale di viralità. Inoltre, grazie alle trascrizioni e ai sottotitoli, possono raggiungere un pubblico ancora più ampio, inclusi utenti con disabilità o che parlano lingue diverse

  • Adattabilità a diverse strategie e canali
    Il video marketing non è limitato solo a YouTube: i contenuti video possono essere utilizzati su Instagram, TikTok, Facebook, LinkedIn e persino nelle campagne di email marketing, rendendo la strategia ancora più efficace e multicanale

Perché proprio YouTube? 

YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo e offre alle aziende un’enorme visibilità grazie alla sua connessione con Google. A differenza di altri social, i video su YouTube restano disponibili nel tempo, continuando a generare visualizzazioni e traffico organico.

Con oltre 2 miliardi di utenti attivi mensili, la piattaforma consente di raggiungere un pubblico vasto e diversificato, offrendo anche strumenti avanzati di targeting e monetizzazione. Inoltre, è ideale per diversi tipi di contenuti, dai tutorial alle recensioni fino ai live streaming.

Per chi vuole investire nel video marketing in modo strategico e duraturo, YouTube è sicuramente tra le scelte migliori.

 

SEO: che cos’è e come funziona?

cos'è la SEO

Che cos’è la SEO? La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tecniche e strategie utilizzate per migliorare la visibilità di un sito web nei risultati organici dei motori di ricerca come Google.

Quando un utente cerca parole chiave correlate a un business, un sito ottimizzato ha più possibilità di apparire tra i primi risultati, aumentando il traffico e le opportunità di conversione.

Ma vediamo cos’è la SEO e come funziona.

Potrebbe interessarti DEMA Insights: 8 programmi gratuiti per chi si avvicina alla grafica

I Tre Pilastri della SEO: cos’è e come si struttura

Per ottenere risultati concreti, la SEO si basa su tre aree fondamentali:

  1. SEO On-Page
    Questa riguarda tutto ciò che può essere ottimizzato all’interno del sito, tra cui:

    • Contenuti di qualità e ben strutturati

    • Titoli e metadescrizioni efficaci

    • Struttura del sito chiara per Google

    • Ottimizzazione delle immagini e dell’architettura interna

  2. SEO Off-Page
    Si concentra sulle attività esterne al sito, in particolare sulla link building, ovvero ottenere link da altri siti affidabili per migliorare l’autorevolezza del dominio.

  3. SEO Tecnica
    Include aspetti più tecnici come:

    • Velocità di caricamento del sito

    • Sicurezza (HTTPS)

    • Struttura del codice e compatibilità con dispositivi mobili

Perché è importante la SEO?

  • Aumenta il traffico organico: Ti permette di ottenere visite senza pagare annunci pubblicitari.

  • Migliora l’esperienza utente: Un sito veloce e ben strutturato è più piacevole da navigare.

  • Costruisce autorevolezza: I siti ben posizionati nei risultati di ricerca trasmettono più fiducia.

Come funziona la strategia SEO?

Una strategia SEO efficace segue alcuni step fondamentali:

  1. Brief con il cliente: Si analizzano obiettivi e pubblico target.

  2. Audit SEO: Si esaminano punti di forza e debolezza del sito.

  3. Implementazione: Si ottimizzano contenuti, struttura e link building.

  4. Monitoraggio e Ottimizzazione: La SEO è un processo continuo che richiede analisi costante.

🔎 SEO: Mix di analisi, creatività e tanta pazienza
Per ottenere risultati nel lungo termine serve costanza, strategia e aggiornamenti continui. Sei pronto a lavorare sulla SEO del tuo sito?

Le soft skills: Perché sono fondamentali nel mondo del lavoro?

Soft skills

Le soft skills sono un insieme di abilità legate alla sfera relazionale, comunicativa e personale, per questo sono anche chiamate competenze trasversali. Si differenziano dalle hard skills perché non riguardano un sapere specifico o ciò che una persona sa fare in termini pratici, ma piuttosto a qualità che favoriscono un giusto approccio al lavoro e ai rapporti personali. Essendo trasversali, possono essere applicate in diversi contesti e ambiti professionali, a prescindere dal settore di appartenenza.

Le  soft skills stanno assumendo un ruolo sempre più centrale, le aziende non cercano solo professionisti qualificati dal punto di vista tecnico, ma anche individui in grado di inserirsi efficacemente in un team di lavoro. Spesso questo tipo di competenze sono più difficili da trovare che neanche le competenze tecniche. Investire nello sviluppo può fare la differenza nella crescita personale e professionale, contribuendo ad un maggiore soddisfazione lavorativa e a migliori opportunità di carriera.

 

Quali sono le principali soft skills?

Le soft skills possono essere suddivise in diverse categorie, tra cui:

  1. Competenze comunicative, come la capacità di esprimersi in modo chiaro ed efficace, sia verbalmente che per iscritto.
  2. Competenze relazionali e di collaborazione, chi le possiede riesce a contribuire positivamente alla produttività e al clima aziendale.
  3. Capacità di problem solving, come creatività e pensiero laterale.
  4. Gestione del tempo, saper organizzare il proprio lavoro, stabilire priorità e rispettare le scadenze è cruciale per essere produttivi.
  5. Intelligenza emotiva, come riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri.
  6. Flessibilità, come sapersi adattare a nuove situazioni e affrontare i cambiamenti con un atteggiamento positivo.
  7. Capacità di leadership, molto rara, ovvero saper guidare, motivare e ispirare un team.
  8. Pensiero critico,  ovvero analizzare le situazioni con obiettività e prendere decisioni ponderate.

La più importante di tutte: saper imparare

Una delle soft skills più importanti è la capacità di apprendere in modo continuo. Il mondo attuale è caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e organizzativi, una competenza tecnica ha una durata di circa 5 anni secondo il report The future of jobs del 2025,. Informarsi e mettere in discussione le proprie credenze e i propri metodi è essenziale per essere sempre aggiornati e pronti a sviluppare nuove competenze.

 L’apprendimento continuo permette di restare competitivi e di adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro.

 

Come sviluppare le soft skills?

Le soft skills possono essere sviluppate attraverso diversi strumenti e strategie, tra cui:

  • Corsi di formazione, spesso sono le stesse aziende ad organizzarle.
  • Esperienze pratiche, non c’è miglior apprendimento di quello sul campo.
  • Feedback e auto-riflessione, ascoltare i feedback di colleghi e superiori e riflettere sul loro parere.
  • Letture e approfondimenti, ci sono molti studi a riguardo e molti corsi online disponibili.
  • Mentorship e coaching: molti professionisti si sono specializzati in questo sapere, chiedere loro consiglio potrebbe essere un’ottima opportunità.

Come inserirle nel curriculum?

In un processo di selezione, le soft skills possono fare la differenza tra due candidati con lo stesso livello di competenze tecniche: chi possiede capacità relazionali e comunicative migliori avrà maggiori possibilità di essere assunto o promosso.

Spesso i responsabili HR sconsigliano di fare un semplice elenco delle proprie soft skills, molto meglio fare degli esempi pratici, dimostrando le tue esperienze e i tuoi progetti! Invece di scrivere “ottime capacità comunicative”, si può indicare “ho gestito presentazioni per un pubblico di 50 persone.

Conclusione

Le soft skills sono ormai indispensabili per avere successo nel mondo del lavoro. Investire nel loro sviluppo significa migliorare non solo le proprie prospettive di carriera, ma anche la qualità delle relazioni professionali e personali. In un mercato sempre più competitivo, chi possiede un buon mix di competenze tecniche e trasversali avrà maggiori opportunità di crescita e successo.

NEET in Italia: un problema da affrontare con nuove opportunità

neet

Essere NEET può sembrare una condizione di comodità e tempo libero, ma in realtà rappresenta una sfida complessa.

Il termine NEET (Not in Education, Employment, or Training) identifica quei giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso formativo.

Secondo i dati Eurostat, l’Italia detiene il tasso più alto di NEET nell’Unione Europea: nel 2023, il 17,7% dei giovani italiani, pari a circa 1,6 milioni di persone, rientra in questa categoria. Una percentuale allarmante che evidenzia difficoltà strutturali nel sistema educativo e nel mercato del lavoro.

L’UE si è posta l’obiettivo di ridurre il numero di NEET entro il 2030, ma per l’Italia la strada appare ancora lunga. Quali soluzioni potrebbero aiutare a invertire questa tendenza? Ampliare le opportunità formative e lavorative è sicuramente una risposta concreta, offrendo percorsi che preparino i giovani alle esigenze del mercato.

DEMA Academy nasce proprio con questo obiettivo: fornire una formazione pratica e innovativa, abbattendo le barriere che spesso ostacolano l’ingresso nel mondo del lavoro. Sei pronto a costruire il tuo futuro? Scopri di più su www.demaacademy.it.

Automatizzare le tue mail con MailChimp

automatizzare mail mailchimp

L’email marketing è uno degli strumenti più efficaci per comunicare con il tuo pubblico e incrementare le conversioni e automatizzare le mail con strumenti come MailChimp potrebbe essere strategico.

Per ottenere risultati concreti, è infatti fondamentale utilizzare le piattaforme giuste, e tra le migliori in assoluto a nostro parere c’è Mailchimp.

Questa piattaforma è estremamente versatile e ti consente di creare newsletter personalizzate, campagne DEM (Direct Email Marketing) e sequenze automatizzate. Grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle numerose funzionalità avanzate, Mailchimp è uno strumento ideale sia per chi è alle prime armi sia per gli esperti di marketing.

Se vuoi approfondire le basi dell’email marketing e imparare tutti i termini essenziali, ti consigliamo di consultare il nostro approfondimento: i migliori strumenti per l’email marketing. Conoscere i concetti chiave e le migliori strategie ti aiuterà a sfruttare al meglio questo potente canale di comunicazione.

La vera forza di Mailchimp: le automazioni

Uno degli aspetti più potenti di Mailchimp è il sistema di automazioni, che permette di inviare email preimpostate in base a specifiche azioni compiute dagli utenti. Ad esempio, puoi impostare:

  • Email di benvenuto: inviate automaticamente ai nuovi iscritti per presentarli al tuo brand e ai tuoi prodotti.
  • Follow-up post-acquisto: per ringraziare i clienti e magari suggerire prodotti correlati.
  • Recupero carrello abbandonato: un’email automatica che ricorda agli utenti di completare il loro acquisto.

Le automazioni sono fondamentali per qualsiasi strategia di email marketing: oltre a farti risparmiare tempo prezioso, migliorano il tasso di conversione, fidelizzano i clienti e rendono la tua comunicazione più efficace e personalizzata.

Come creare un automazione su Mailchimp

La prima cosa da fare è registrarsi sulla piattaforma.

Mailchimp è un programma professionale e, per poter accedere alle funzionalità di automazione, è necessario sottoscrivere un abbonamento. Non è obbligatorio scegliere la versione premium: la versione Essentials è sufficiente, a seconda del numero di iscritti che hai.

Accedi alla dashboard

Una volta registrato, accederai alla dashboard, ovvero il pannello di controllo principale di Mailchimp. Qui potrai gestire tutte le tue campagne, liste di contatti e automazioni.

Creazione di un template email

Prima di impostare un’automazione, devi creare un template email, ovvero è un modello di email preimpostato che puoi personalizzare con testi, immagini e pulsanti.

Per crearlo:

  1. Vai nella sezione “Email” e seleziona “Templates”.
  2. Scegli un modello base tra quelli disponibili oppure crea un design personalizzato.
  3. Aggiungi il testo, le immagini e personalizza il layout in base alle tue esigenze.

Impostare un’automazione

Ora che hai il tuo template, puoi procedere con la creazione dell’automazione:

  1. Vai nella sezione “Automation” dal menu principale.
  2. Ti si aprirà una schermata con la Customer Journey.

Cos’è la Customer Journey?

È il percorso che i tuoi clienti compiono quando interagiscono con il tuo servizio. Mailchimp offre modelli preimpostati, ma puoi anche crearne uno personalizzato in base alle tue strategie.

Creare un’email di benvenuto automatica

Se vuoi inviare un’email di benvenuto automatica ai nuovi iscritti devi selezionare “Welcome Email” tra le automazioni disponibili, scegliere una lista di contatti a cui inviarla, associare ll’email template che hai precedentemente creato, imposta il tempo di invio (es. subito dopo l’iscrizione o dopo qualche ora), attiva l’automazione e Mailchimp inizierà a inviare le email in automatico.

Ora che sai come creare un’automazione, ti serve una strategia!

Una buona automazione non serve solo a inviare email, ma deve essere ben studiata per coinvolgere i tuoi iscritti, fidelizzare i clienti e migliorare i risultati delle tue campagne.

Se vuoi ottenere il massimo dalle tue campagne email, Mailchimp è sicuramente un’ottima scelta!

DEMA arriva nella tua scuola!

dema scuola

DEMA porta il digitale direttamente a scuola, perché oggi non è più un’opzione, ma una necessità. Le aziende cercano sempre più figure con competenze aggiornate in digital marketing, social media management, analisi dei dati e sviluppo web, ma molti giovani arrivano al diploma senza un’idea chiara del proprio futuro professionale. In questo contesto, la scuola gioca un ruolo cruciale: deve evolversi per diventare un ponte tra istruzione e mondo del lavoro, aiutando gli studenti a orientarsi verso le professioni emergenti.

Ecco perché è fondamentale che le scuole introducano momenti di formazione e orientamento dedicati al digitale. Non basta più limitarsi a presentare le facoltà universitarie, ma è necessario offrire strumenti pratici, incontri con esperti del settore e attività che mostrino le opportunità lavorative concrete.

🔎 Dai un occhio alla nostra offerta formativa!

 La soluzione? Eventi di orientamento in presenza a scuola con esperti del digitale con DEMA

DEMA Academy risponde a questa esigenza organizzando eventi nella tua scuola per avvicinare i giovani alle nuove professioni digitali. Con un approccio pratico e interattivo, i nostri eventi aiutano gli studenti a capire quali competenze servono realmente nel mercato del lavoro e come iniziare a costruire il proprio percorso professionale.

Portiamo un esperto digital direttamente in classe, con una lezione interattiva e coinvolgente, pensata per aiutare gli studenti a comprendere le nuove professioni e acquisire competenze immediatamente spendibili.

💡 Cosa offriamo?

  • Lezione interattiva con un esperto di digital marketing
  • Workshop pratico per creare strategie social efficaci
  • Un’esperienza formativa innovativa per prepararsi al mondo del lavoro

Vuoi organizzare un evento di orientamento nella tua scuola? Scrivici!

Perché i dati sono il nuovo petrolio: l’importanza dell’analisi oggi

analisi dati

Una strategia dei dati ben definita è essenziale per supportare gli obiettivi aziendali e saper fare analisi oggi è fondamentale.

La strategia dei dati prevede la pianificazione di aspetti come l’acquisizione, l’archiviazione, la gestione e l’utilizzo dei dati per facilitare i processi decisionali a tutti i livelli organizzativi. Le aziende che ottimizzano la loro strategia dei dati raggiungono i loro obiettivi con vantaggi significativi rispetto a quelle che non riescono a gestire efficacemente le informazioni a loro disposizione.

Oggi, la capacità di raccogliere dati proviene da molteplici fonti: social media, e-commerce, dispositivi IoT, CRM e software gestionali. Tuttavia, la semplice raccolta di dati non è sufficiente. È necessario implementare strumenti avanzati di analisi e intelligenza artificiale per trasformare questi dati in informazioni utili e fruibili.

Gestione dei dati: una pratica fondamentale

La gestione dei dati implica la raccolta, l’organizzazione, la sicurezza e l’accesso alle informazioni per supportare la produttività, l’efficienza e il processo decisionale. Un’efficace gestione garantisce la qualità e l’affidabilità delle informazioni, evitando problemi di incoerenza o perdita di dati critici.

Le migliori pratiche nella gestione dei dati includono:

  • L’implementazione di strumenti di data governance per garantire coerenza e conformità normativa
  • La protezione dei dati con misure di cybersecurity per prevenire violazioni e accessi non autorizzati
  • L’utilizzo di piattaforme cloud per garantire accessibilità e scalabilità delle informazioni

Dati e controllo di gestione nell’Industria 4.0

Nell’era dell’Industria 4.0, caratterizzata dall’automazione e dall’integrazione di tecnologie avanzate, l’uso efficace dei dati nel controllo di gestione consente alle aziende di ottimizzare le risorse, effettuare previsioni avanzate e mantenere un controllo in tempo reale dei processi produttivi e finanziari. Questo approccio data-driven offre un vantaggio competitivo significativo, permettendo alle imprese di adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato.

Nel settore retail, per esempio, la raccolta di dati sui comportamenti dei clienti permette di personalizzare le offerte e migliorare la customer experience.

Il ruolo dell’analisi dei dati nel Performance Marketing 

Uno degli ambiti in cui i dati hanno avuto un impatto rivoluzionario è il marketing digitale. Il Performance Marketing si basa su strategie data-driven per ottimizzare le campagne pubblicitarie e massimizzare il ritorno sugli investimenti. Grazie all’analisi dei dati, è possibile segmentare il pubblico, prevedere le tendenze di consumo e personalizzare i messaggi pubblicitari per renderli più efficaci.

Metriche come il tasso di conversione, il costo per acquisizione e il lifetime value dei clienti diventano indicatori fondamentali per misurare il successo di una strategia di marketing. Strumenti come Google Analytics, CRM avanzati e piattaforme di advertising programmatico consentono di affinare continuamente le strategie basate sui dati raccolti.

Formazione specialistica nel performance marketing 

I dati rappresentano il nuovo petrolio dell’era digitale. Le aziende che investono in strategie efficaci di gestione dei dati e nella formazione specialistica nel Performance Marketing sono destinate a emergere come leader nel mercato competitivo odierno. Saper raccogliere, interpretare e utilizzare i dati in modo strategico è la chiave per innovare e crescere nel contesto economico attuale.

Per sfruttare appieno il potenziale dei dati nel marketing, è fondamentale acquisire competenze specifiche. In questo contesto, corsi di specializzazione come quelli offerti da Dema Academy forniscono una formazione pratica e immediata per sviluppare competenze digitali fondamentali.

Questi programmi formativi sono progettati per guidare gli studenti nello sviluppo di strategie di marketing basate sui dati, essenziali per il successo nel panorama digitale odierno.

Community Management: non è solo leggere i commenti!

Community management

Quando si parla di community management, spesso emergono luoghi comuni come:

Quindi clicchi semplicemente su condividi?”

Ah, quindi leggi tutto il giorno i commenti delle persone?”

La realtà è molto diversa. Gestire una community non significa solo monitorare i commenti, ma richiede una strategia ben definita, capacità di comunicazione e una forte componente empatica.

Cos’è il Community Management?

Fare community management significa creare e far crescere una community attorno a un brand, un prodotto o un progetto. Non si tratta solo di gestire commenti o pubblicare contenuti, ma di costruire uno spazio digitale in cui le persone si sentano ascoltate, coinvolte e connesse.

Ma perché è così importante?

  • Aumenta la fedeltà al brand. Gli utenti si sentono parte di una community e diventano i primi promotori del progetto.
  • Permette di ottenere un feedback immediato. Sapere fin da subito cosa funziona e cosa no è fondamentale per migliorare il prodotto o il servizio.
  • Migliora la reputazione del brand. Un’azienda con una community attiva viene percepita come più affidabile, vicina agli utenti e attenta alle loro esigenze.

Cos’è la User Experience? Mai sentito parlare di UX?

user experience

La UX, abbreviazione di User Experience, è il percorso che un utente prova durante l’interazione con un prodotto, servizio o sistema digitale ed è composta dall’insieme delle sue operazioni, percezioni, emozioni e reazioni.

Il suo obiettivo è creare esperienze utili, piacevoli e soprattutto facili.

Gli Ux designer sono i progettisti di questa esperienze, progettata tenendo conto dei bisogni e delle aspettative dell’utente finale. La UX quindi non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma anche il modo in cui un prodotto “funziona”.

In un mondo sempre più digitale la user experience è fondamentale, un’app, un sito web o un software ben progettati possono fare la differenza tra un utente soddisfatto che ritorna e uno frustrato che abbandona.

Qualche esempio 🙂

Un consiglio di lettura per comprendere meglio questa disciplina è il libro “La caffetteria del masochista” di Erik Spiekermann, in originale “The design of everyday things“. L’autore per far comprendere quanto l’esperienza dell’utilizzatore sia fondamentale utilizza un esempio emblematico: immaginate una caffettiera con il manico posto sotto il beccuccio, ogni volta che si ha voglia di un caffè ci si brucia la mano.

Analogamente, nel design digitale, ogni interazione con il prodotto deve essere chiaro, intuitivo e utile. La metafora della caffetteria mostra come un sistema o prodotto mal progettato possa trasformare un’esperienza semplice in un incubo.

Qual è la differenza tra un UX Designer e un UI Designer?

Un modo semplice per distinguere queste due figure professionali è attraverso l’esempio della bicicletta.

  • L’UX Designer si occupa di progettare l’esperienza complessiva: è comoda da guidare? Le ruote sono adatte al terreno? La sella è confortevole per lunghi tragitti? L’obiettivo è rendere l’interazione fluida e piacevole
  • Il UI Designer, invece, si concentra sull’aspetto visivo: il colore della bicicletta, il design del campanello, la forma del manubrio. Si tratta di tutto ciò che l’utente vede e percepisce visivamente

In sintesi, l’UX Designer progetta come funziona qualcosa, mentre l’UI Designer cura come appare.

Spesso questi due aspetti sono seguiti dallo stesso professionista, ma se lo Ux designer è l’evoluzione digitale del design del prodotto, lo UI è l’evoluzione della grafica.

Come diventare UX Designer

Diventare un UX Designer richiede una combinazione di competenze tecniche, empatia verso gli utenti e una buona capacità di risoluzione dei problemi. Ecco alcuni passi chiave per intraprendere questa carriera:

  1. Imparare le basi del design: Familiarizza con i concetti principali, come la ricerca degli utenti, la prototipazione, i test di usabilità e i principi di design centrato sull’utente.
  2. Praticare: Progetta prototipi e wireframe per migliorare le tue competenze pratiche. 
  3. Creare un portfolio: Documenta i tuoi progetti in un portfolio che mostri le tue capacità e il tuo processo di design.
  4. Imparare a collaborare: Lavorare in team multidisciplinari è essenziale per un UX Designer, quindi sviluppa anche soft skills come comunicazione e gestione del lavoro di gruppo.

Quali programmi utilizzano gli UX Designer?

Gli UX Designer si affidano a una serie di strumenti software per svolgere il proprio lavoro, che vanno dalla ricerca degli utenti alla prototipazione. Tra i più utilizzati troviamo:

  • Figma: Una piattaforma collaborativa per la creazione di design e prototipi interattivi, ideale per il lavoro in team.
  • Adobe XD: Uno strumento versatile per progettare wireframe, prototipi e interfacce utente.
  • Sketch: Molto popolare tra i designer, è specifico per la creazione di interfacce e prototipi visivi.
  • Programmi di grafica, ne abbiamo parlato qua
  • Miro: Una lavagna digitale per la collaborazione e la mappatura delle idee.

Quali sono i prodotti digitali che progetta?

Un UX Designer lavora su una vasta gamma di prodotti digitali, tra cui:

  • App mobile: dalle applicazioni di messaggistica ai social media, fino alle app bancarie.
  • Siti web: e-commerce, blog, piattaforme di prenotazione e molto altro.
  • Software: strumenti aziendali, gestionali o programmi specifici per settori professionali.
  • Interfacce per IoT (Internet of Things): prodotti come termostati intelligenti, elettrodomestici connessi o sistemi di domotica.

In ciascuno di questi ambiti, l’obiettivo è garantire che l’utente possa utilizzare il prodotto in modo intuitivo e senza difficoltà.

L’UX Designer è dunque il ponte tra la tecnologia e l’essere umano, con il compito di rendere l’interazione tra i due il più semplice e soddisfacente possibile.

La fuga dei talenti: perché i giovani lasciano l’Italia?

fuga di talenti

La “fuga dei talenti” non è solo un’espressione di moda, ma un fenomeno concreto che interessa l’Italia da diversi anni. Giovani brillanti, spesso con titoli di studio avanzati e competenze altamente specializzate, scelgono di lasciare il Paese in cerca di migliori opportunità lavorative e di vita.

Ma quali sono le cause principali di questo esodo? E cosa si potrebbe fare per invertire questa tendenza?

Le cause della fuga dei talenti

Diverse ricerche, tra cui una recente indagine dell’Università di Pisa, hanno individuato i motivi principali che spingono i giovani a trasferirsi all’estero:

  1. Scarsa gratificazione economica: I salari italiani, soprattutto per i neolaureati e i giovani professionisti, risultano nettamente inferiori rispetto a quelli offerti in altri paesi europei. Questa disparità rende difficile per i giovani costruirsi una vita indipendente, spingendoli a cercare stipendi più competitivi altrove.
  2. Poche possibilità di crescita professionale: In molti settori, la progressione di carriera è lenta e ostacolata da dinamiche aziendali poco meritocratiche. Questo frena l’ambizione di chi desidera sviluppare le proprie competenze e avanzare nel proprio campo.
  3. Mancanza di meritocrazia: Troppo spesso, le opportunità di crescita non vengono assegnate in base alle competenze e ai risultati, ma piuttosto a logiche di anzianità o favoritismi. Questo sistema scoraggia i talenti, che si sentono poco valorizzati.
  4. Precarietà del lavoro: Contratti a tempo determinato, stage mal retribuiti e incertezza lavorativa sono la norma per molti giovani italiani. Senza una stabilità economica, diventa difficile fare progetti di lungo termine, come l’acquisto di una casa o la formazione di una famiglia.

Come creare contenuti efficaci per i social media: consigli base per iniziare

creare contenuti social

I social media sono diventati uno strumento indispensabile per comunicare con il pubblico e costruire una presenza online, ma qual è il modo di creare dei contenuti efficaci?

La creazione di contenuti non si basa solo sulla pubblicazione casuale: richiede strategia, conoscenza e un tocco creativo.

Vediamo insieme quali sono i passaggi fondamentali per iniziare a creare contenuti che attirino l’attenzione e raggiungano i tuoi obiettivi.

creare contenuti social

Conoscere il proprio pubblico prima di mettersi all’opera!

Prima di tutto, è essenziale sapere a chi ti stai rivolgendo.

  • Identifica il tuo target: analizza l’età, gli interessi e i comportamenti online del tuo pubblico. Ad esempio, i giovani adulti preferiscono piattaforme visive come Instagram e TikTok, mentre i professionisti gravitano su LinkedIn.
  • Usa gli strumenti giusti: piattaforme come Google Analytics e gli insight integrati nei social media possono fornire dati preziosi per capire meglio il tuo pubblico.

Conoscere il tuo target ti permette di creare contenuti che rispondano ai loro bisogni e desideri.

Definire obiettivi chiari 

Creare contenuti senza obiettivi è come navigare senza una bussola. Chiediti cosa vuoi ottenere con la tua presenza sui social media.

  • Vuoi aumentare la brand awareness? Pubblica contenuti che raccontino la tua storia e valorizzino il tuo marchio.
  • Desideri generare lead? Usa call-to-action dirette e coinvolgenti per portare gli utenti verso il tuo sito o una landing page.
  • Vuoi promuovere un prodotto o servizio? Utilizza immagini accattivanti e testimonianze per evidenziare i vantaggi della tua offerta.

Definire obiettivi ti aiuterà a misurare il successo delle tue azioni e a mantenere il focus.

creazione contenuti social

Che tipo di contenuti vuoi creare per i tuoi social? 

Ogni social media ha le sue caratteristiche e il pubblico interagisce in modo diverso a seconda della piattaforma.

Su Instagram, i contenuti visivi come foto di alta qualità, storie coinvolgenti e reels creativi catturano l’attenzione. TikTok premia video brevi, autentici e trend-driven che stimolano la partecipazione attiva. LinkedIn è ideale per articoli informativi, aggiornamenti professionali e contenuti che mostrano leadership di pensiero. Facebook funziona bene con post più articolati, eventi e gruppi che favoriscono il senso di comunità. Infine, su Twitter, i contenuti brevi, incisivi e aggiornati in tempo reale sono quelli che ottengono maggiore visibilità.

Regole per ogni contenuto

  • Immagini: assicurati che siano di alta qualità e coerenti con l’identità visiva del tuo brand
  • Video: catturano l’attenzione e raccontano una storia in modo coinvolgente. Mantienili brevi e chiari
  • Carousel: perfetti per spiegare concetti complessi in modo semplice e visivo
  • Post interattivi: quiz, sondaggi e domande stimolano l’engagement del pubblico

Sperimenta diversi formati per capire quale funziona meglio con il tuo target.

Regole di base per la creazione di contenuti 😉 

Per distinguerti dalla massa, segui queste semplici regole:

  • Tone of voice: adatta il tuo linguaggio alla piattaforma e al pubblico
  • Frequenza e consistenza: pubblica regolarmente per mantenere l’attenzione del pubblico. Pianifica i post con un calendario editoriale
  • Adattamento: personalizza i tuoi contenuti per ogni piattaforma, evitando di replicare lo stesso messaggio ovunque

L’importanza dell’analisi e dell’adattamento nella creazione dei contenuti per i social

Non basta creare e pubblicare contenuti: devi monitorare le performance per migliorare costantemente.

  • Analizza i dati: verifica metriche come il tasso di engagement, le visualizzazioni e il CTR (Click Through Rate)
  • Apporta modifiche: se un contenuto non funziona, prova un approccio diverso. Ad esempio, modifica il testo o il formato visivo

Un approccio basato sui dati ti aiuterà a migliorare la tua strategia nel tempo.

Impara l’abc della creazione dei contenuti con DEMA Academy

Creare contenuti vincenti per i social media è un’arte che combina creatività, strategia e flessibilità.

Conoscere a fondo il tuo pubblico, fissare obiettivi precisi e monitorare costantemente i risultati sono le chiavi per costruire una presenza online di impatto e raggiungere traguardi ambiziosi. Vuoi fare un salto di qualità?

Non perdere l’occasione di costruire il tuo futuro nel mondo digitale! Iscriviti ora ai corsi di DEMA Academy e inizia a trasformare la tua passione in una carriera. La creazione di contenuti non avrà più segreti per te!

I migliori strumenti per l’email marketing

email marketing

L’email marketing è una strategia di comunicazione digitale che utilizza la posta elettronica per promuovere prodotti o servizi, consolidare il rapporto con i clienti e incrementare la fidelizzazione.

Questo approccio consente alle aziende di raggiungere direttamente il proprio pubblico, offrendo contenuti personalizzati e pertinenti.

Perché l’email marketing è utile?

  • Comunicazione diretta: permette di interagire direttamente con i clienti nella loro casella di posta elettronica, creando un canale privilegiato di comunicazione.
  • Personalizzazione: consente di adattare i messaggi in base alle preferenze e ai comportamenti dei destinatari, aumentando l’efficacia delle campagne.
  • Misurabilità: offre strumenti per monitorare le performance delle campagne, come tassi di apertura, clic e conversioni, facilitando l’ottimizzazione delle strategie.
  • Costo-efficacia: rispetto ad altri canali di marketing, l’email marketing richiede investimenti contenuti, garantendo un elevato ritorno sull’investimento (ROI).

MailChimp: leader di settore 

Piattaforma leader nel settore, MailChimp offre funzionalità avanzate per la creazione, gestione e analisi delle campagne email. Include strumenti di automazione, segmentazione del pubblico e integrazione con numerose applicazioni.

email marketing

MailUp: la piattaforma italiana 

MailUp è una piattaforma italiana specializzata in email e SMS marketing, offre strumenti per la creazione di newsletter, gestione dei contatti e analisi delle performance. Particolarmente adatta per campagne su larga scala.

email marketing

Brevo 

Una soluzione flessibile e potente che combina l’email marketing con l’automazione avanzata e il CRM. Brevo consente di creare campagne personalizzate, monitorare i risultati e integrare più canali di comunicazione come SMS e chat, rendendolo ideale per aziende di ogni dimensione.

email marketing

Benchmark Email: email responsive 

Benchmark email è una piattaforma che offre strumenti per la creazione di email responsive, automazioni avanzate e analisi dettagliate. Supporta l’integrazione con numerose applicazioni e servizi esterni.

email marketing

Constant Contact: per chi è alle prime armi 🙂 

Ideale per chi è alle prime armi, Constant Contact offre un’interfaccia user-friendly e modelli predefiniti per creare facilmente campagne email efficaci. Include funzionalità di automazione e integrazione con i social media.

email marketing

L’importanza dell’email marketing e l’offerta formativa di DEMA 

L’email marketing è uno degli strumenti più potenti per creare relazioni durature con il proprio pubblico e convertire lead in clienti. Grazie alla sua versatilità e al ritorno sull’investimento dimostrato, rimane una scelta strategica per aziende di ogni dimensione.

Se desideri padroneggiare le tecniche di email marketing e scoprire come utilizzare al meglio i principali strumenti del settore, l’offerta formativa di DEMA Academy è ciò che fa per te. Attraverso corsi pratici e aggiornati, imparerai a costruire campagne efficaci, analizzare i risultati e sfruttare al massimo il potenziale di questo canale.

Non perdere l’opportunità di far crescere le tue competenze! :)))

How to: creare un piano editoriale in 5 passi

creare piano editoriale

Creare un piano editoriale è una scelta strategica perché consente di organizzare e pianificare i contenuti da pubblicare su vari canali di comunicazione, come social media, blog o newsletter.

Serve a garantire coerenza nel messaggio, ottimizzare i tempi di lavoro e raggiungere gli obiettivi prefissati. Attraverso un piano editoriale, è possibile gestire al meglio i contenuti, assicurando che siano sempre rilevanti per il pubblico e in linea con la strategia aziendale.

Un buon piano editoriale non solo organizza il lavoro, ma garantisce coerenza e aiuta a raggiungere gli obiettivi di marketing. Ecco i 5 passi per realizzarlo.

1. Definisci il tuo pubblico e i tuoi obiettivi

Prima di iniziare, è fondamentale avere chiari i destinatari dei tuoi contenuti e gli obiettivi che vuoi raggiungere. Chiediti:

  • Chi è il mio pubblico? (età, interessi, abitudini digitali)
  • Qual è il suo bisogno?
  • Cosa voglio ottenere? (aumento di follower, traffico al sito, conversioni, brand awareness)

Queste risposte guideranno tutto il piano editoriale.

2. Scegli i canali e i formati

Non tutti i contenuti funzionano allo stesso modo su ogni piattaforma. Determina i canali più adatti al tuo pubblico (Instagram, LinkedIn, TikTok, blog, ecc.) e i formati che preferiscono (video, immagini, articoli, podcast).

Ad esempio, un pubblico giovane su TikTok potrebbe preferire video brevi e creativi, mentre su LinkedIn funzionano meglio articoli e infografiche professionali.

Valuta prima di dare vita al tuo piano editoriale.

3. Pianifica i contenuti

Crea un calendario editoriale con temi, titoli e date di pubblicazione. Suddividi il contenuto in categorie (educativo, promozionale, d’intrattenimento, ecc.) per mantenere varietà e interesse.

creare piano editoriale

Strumenti come Trello, Google Calendar o software dedicati possono aiutarti a visualizzare l’intero piano.

Non dimenticare di allineare il piano a eventi stagionali, festività e campagne specifiche.

4. Monitora e adatta il tuo piano editoriale

Dopo aver pubblicato i contenuti, analizza le performance. Utilizza gli strumenti di analisi delle piattaforme (come Instagram Insights o Google Analytics) per valutare cosa funziona e cosa no. Le metriche principali includono engagement, click-through rate (CTR) e conversioni.

Sulla base dei dati, modifica il tuo piano per migliorare i risultati. La flessibilità è essenziale.

5. Organizza il workflow

Un piano editoriale ben fatto richiede una gestione ottimale del tempo e delle risorse.

Coinvolgi il team, assegna compiti chiari e utilizza strumenti di collaborazione per assicurarti che tutto sia coordinato. Automazioni come i tool di schedulazione (Hootsuite, Buffer) possono aiutarti a mantenere la regolarità delle pubblicazioni.

6. Crea un piano editoriale strategico 😉

Seguendo questi 5 passi, puoi creare un piano editoriale che garantisca efficacia e risultati.

La chiave è avere un approccio strategico e adattarsi ai cambiamenti del pubblico e del mercato. Inizia subito a pianificare e fai del tuo piano editoriale lo strumento per raccontare al meglio la tua storia!

Diventa social media manager con DEMA! 

Vuoi avvicinarti al mondo digital, allenandoti a creare piani editoriali e scoprire di più sul social media management?

Iscriviti a DEMA Academy, l’accademia improntata al mondo del lavoro, e dai un’occhiata ai nostri corsi.

I Trend Digital per il 2025: cosa aspettarsi nel nuovo anno

trend digital 2025

Con il 2024 che si avvia alla conclusione, il panorama digitale si prepara a vivere un 2025 ricco di trasformazioni, innovazioni e nuovi trend digital.

Il nuovo anno promette di ridefinire ulteriormente il modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo online. L’avanzamento tecnologico, l’evoluzione delle abitudini degli utenti e le nuove esigenze di sicurezza e personalizzazione stanno creando un ecosistema digitale sempre più complesso e competitivo.

Quali saranno, dunque, i cambiamenti principali?